martedì 16 Aprile 2024
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Picerno – Potenza sono “giovani” e forti
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In Basilicata si cresce bene. Calcisticamente parlando Picerno e Potenza (con uno dei minutaggi più alti del girone) hanno dato vita ad un lavoro certosino in tema di under, vincendo scommesse per le quali sono pronte a passare presto all’incasso.
CASA PICERNO – La prima soddisfazione è arrivata con Gian Marco Crespi (’01), che il Crotone in estate aveva prestato ai rossoblù. A gennaio entrambi i club hanno dovuto abdicare dinnanzi alla chiamata della Juventus che ha guardato al girone c per rafforzare la Next Gen, inserendo lo stesso portiere nella lista Uefa a disposizione di Massimiliano Allegri. Sulla corsia di destra è stato avvincente il duello interno tra Pagliai (’02) e Novella (’01), che si sono alternati costantemente. In mezzo al campo è facile parlare di Kouda (’02), che il tecnico campano si è portato dalla Folgore Caratese garantendo personalmente sulla sua futuribilità. A gennaio per lui sono arrivate offerte anche dalla B, a fine stagione se ne riparlerà. La vera crescita l’ha avuta De Cristofaro, uno che l’anno scorso giocava da esterno destro, ma che con Longo ha sostituito degnamente un “cervello” raffinato come Ciccio Dettori non facendo rimpiangere nemmeno l’assenza di Pitarresi. Il centrocampista foggiano è un factotum che nei due anni picernesi si è rivelato un moto perpetuo, instancabile con due gol all’attivo che impreziosiscono un campionato da incorniciare. In attacco la sorpresa si chiama Andrea Santarcangelo (2003), potentino ma cresciuto nel settore giovanile dell’Az Picerno. Il prestito in D a Casarano gli ha fatto bene, tant’è che grazie ai 4 gol stagionali e un contratto firmato fino al 2026 sono stati superati nelle gerarchie Reginaldo, Albadoro, Diop e Gerardi (passato alla Vis Pesaro a gennaio).

CASA POTENZA – Tra i pali Manuel Gasparini ha dimostrato di meritarsi il triennale che il Potenza gli ha sottoposto in estate, dando vita ad una titolarità certificata e mai in discussione (38 partite e 10 clean sheet). Ex della partita sarà Domenico Girasole (nel 2020 – 2021 ha vinto i playoff in D con il Picerno) che ha tirato la carretta sia nella posizione di regista arretrato che di centrale di destra in una difesa a tre che Raffaele non ha mai sconfessato. Il centrale calabrese ha rappresentato una sicurezza (andando anche 3 volte a segno), nonostante la partenza di Matino approdato in B a Bari e l’innesto di Sbraga. Invenzione del tecnico siciliano è stata anche quella di arretrare Bruno Verrengia di qualche metro. Il classe 2003, arrivato come centrocampista, è stato valorizzato sia come terzo di sinistra che come quinto. Anche Armini (’01) quando è stato chiamato in causa ha assorbito il passaggio alla difesa a tre senza troppi tentennamenti. A centrocampo una delle due sorprese è quella di Angelo Talia (’03) che al suo primo anno in Lega Pro ha dimostrato quanto gli abbia fatto bene la gavetta nel settore giovanile del Benevento con qualche apparizione in prima squadra. I giallorossi sono pronti a riprenderselo probabilmente per garantirgli una maglia da titolare in terza serie a causa della retrocessione (ancora non aritmetica) dopo 7 anni di gloria tra Serie A e B. L’altra nota lieta della stagione è rappresentata da Giovanni Volpe (4 gol in stagione e rinnovo assicurato fino al 2024), che ha dimostrato maturità e applicazione. Raffaele per esigenza lo ha adattato a esterno mancino a tutta fascia, posizione insolita per un’ala d’attacco prevalentemente utilizzata in un tridente. Volpe è stato protagonista di una stagione in grande spolvero soprattutto nella seconda parte offrendo ai compagni anche due assist, statistica da non sottovalutare per un 2002 con 90 gettoni tra i Pro. Unico neo? Per squalifica salterà il primo turno playoff, ma il rendimento rimane in hype e qualche club di categoria superiore si sta già muovendo.

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