Un passo indietro condito da 4 schiaffoni. Per me assolutamente inaspettati ma non per questo più forti. Il taccuino di mister De Giorgio ieri, probabilmente, ha esaurito lo spazio per prendere appunti.
Il risultato finale non ammette alcuna replica. Una ‘debacle’ tecnica e di squadra che non lascia spazio ad alcuna recriminazione, nemmeno la sorpresa di vedere il capitan Caturano in panchina fin dal primo minuto.
Guardarsi attorno, in questo momento del campionato, non è proprio la cosa migliore da farsi, perché gli errori degli ‘altri’ non possono alleviare e rendere meno pesanti gli errori propri.
In questo mondo, di cui tutti siamo ‘malati’, queste cose accadono anche all’improvviso e senza alcun avviso, spiazzando pensieri, opinioni e ‘quasi certezze’. Per questo la cautela ed una punta di equilibrio, anche instabile, bisogna averle.
Se questa squadra, fino a l’altro ieri, sembrava essere costruita per poter fare bene oggi possiamo cominciare a parlare di difficoltà di squadra insormontabili e contare le partite che rimangono a mister De Giorgio sulla panchina del Potenza? Giudizi inaspettati almeno quanto il risultato del Potenza a Benevento.
Venerdì al Viviani una inaspettata capolista, il Sorrento di Barillari, che conosce bene il campo di Viale Marconi. Vedremo se e come la reazione alla lezione del Vigorito si manifesterà in tutte le sue componenti, ambientali, fisiche, mentali … e di ‘cazzimma’.
Nel frattempo in settimana prendiamo tisane e non beviamo caffè.