martedì 15 Ottobre 2024

Block notes di Rocco Sabatella
B

Un’altra sconfitta interna, dopo quella pesante subita mercoledi scorso dal Trapani, avrebbe avuto effetti molto deleteri sul morale del Potenza. E il punteggio maturato ad inizio ripresa con il 3 a 1 per il Crotone firmato ancora da Gomez, autore di una tripletta, faceva pensare che si era vicini alla seconda battuta d’arresto consecutiva in casa.

CAMBI DECISIVI

Ma i cambi effettuati da De Giorgio, Schimmenti per Vilardi e Ghisolfi per Castorani, hanno cambiato l’inerzia della partita facendola passare a favore del Potenza che si è riorganizzato, ha alzato i ritmi e ha cominciato ad esprimere un ottimo calcio chiudendo praticamente nella propria metà campo i calabresi. Non era facile arrivare a rimontare un doppio svantaggio ma la squadra di De Giorgio ci ha messo il cuore oltre l’ostacolo per fare il miracolo di non perdere un’altra partita al Viviani. Per 35 minuti finali una prestazione da incorniciare sia in fase offensiva che nel non aver concesso al Crotone possibilità di essere pericoloso.

LA CRESCITA DI SCHIMMENTI

E’ stato l’indiavolato Schimmenti a dare il la alla rimonta accorciando le distanze al minuto 58 con una incursione centrale tra i difensori del Crotone e una conclusione di punta che ha trafitto il portiere Sala. L’attaccante esterno, già decisivo con il Sorrento, è entrato con grande profitto e qualità in tutte le azioni offensive del Potenza. Davvero scatenato Schimmenti che i difensori di Longo non sono riusciti mai a frenare.

NOTE DOLENTI: LA FASE DIFENSIVA

Dato a Cesare quello che è di Cesare, ossia riconosciuti i meriti della squadra per l’impresa che sembrava impossibile, non possiamo, ancora una volta, non segnalare le deficienze del pacchetto arretrato del Potenza che ha fatto quasi a gara con quello del Crotone per avere la palma di peggior reparto della serata. Passi per il primo gol dei calabresi che si può ascrivere più ai meriti di Gomez che a colpe specifiche della difesa potentina anche se non si doveva perdere palla in uscita e si poteva e doveva fare di più per non consentire a Gallo di crossare in totale libertà, gravi sono state le colpe individuali sugli altri due gol di Gomez. Di Alastra e di Sciacca in particolare. Chiosa finale: quando si segnano tre gol, non si può non vincere.

GLI ERRORI DEL DS DE VITO

Considerato che i difensori del Potenza non sono fenomeni e le 14 reti incassate in sette gare lo stanno a dimostrare, dovrà essere compito di De Giorgio cercare di trovare le giuste soluzioni per rendere la fase difensiva più organizzata e meno in vena di regali in ogni partita. Il tecnico calabrese dovrà sanare gli errori che sono stati fatti dal direttore sportivo De Vito nell’allestire la difesa in particolare. De Vito sapeva certamente che negli ultimi due campionati il Potenza aveva subito la bellezza di 96 reti e aveva quindi l’obbligo di partire dal rifacimento totale del pacchetto arretrato con l’ingaggio di elementi di maggiore qualità sia sulle corsie laterali che al centro della difesa. Purtroppo i difensori su cui ha puntato De Vito non si stanno dimostrando all’altezza del compito. E non sempre lo straordinario Caturano e gli altri attaccanti potranno levare le castagne dal fuoco.

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Un’altra sconfitta interna, dopo quella pesante subita mercoledi scorso dal Trapani, avrebbe avuto effetti molto deleteri sul morale del Potenza. E il punteggio maturato ad inizio ripresa con il 3 a 1 per il Crotone firmato ancora da Gomez, autore di una tripletta, faceva pensare che si era vicini alla seconda battuta d’arresto consecutiva in casa.

CAMBI DECISIVI

Ma i cambi effettuati da De Giorgio, Schimmenti per Vilardi e Ghisolfi per Castorani, hanno cambiato l’inerzia della partita facendola passare a favore del Potenza che si è riorganizzato, ha alzato i ritmi e ha cominciato ad esprimere un ottimo calcio chiudendo praticamente nella propria metà campo i calabresi. Non era facile arrivare a rimontare un doppio svantaggio ma la squadra di De Giorgio ci ha messo il cuore oltre l’ostacolo per fare il miracolo di non perdere un’altra partita al Viviani. Per 35 minuti finali una prestazione da incorniciare sia in fase offensiva che nel non aver concesso al Crotone possibilità di essere pericoloso.

LA CRESCITA DI SCHIMMENTI

E’ stato l’indiavolato Schimmenti a dare il la alla rimonta accorciando le distanze al minuto 58 con una incursione centrale tra i difensori del Crotone e una conclusione di punta che ha trafitto il portiere Sala. L’attaccante esterno, già decisivo con il Sorrento, è entrato con grande profitto e qualità in tutte le azioni offensive del Potenza. Davvero scatenato Schimmenti che i difensori di Longo non sono riusciti mai a frenare.

NOTE DOLENTI: LA FASE DIFENSIVA

Dato a Cesare quello che è di Cesare, ossia riconosciuti i meriti della squadra per l’impresa che sembrava impossibile, non possiamo, ancora una volta, non segnalare le deficienze del pacchetto arretrato del Potenza che ha fatto quasi a gara con quello del Crotone per avere la palma di peggior reparto della serata. Passi per il primo gol dei calabresi che si può ascrivere più ai meriti di Gomez che a colpe specifiche della difesa potentina anche se non si doveva perdere palla in uscita e si poteva e doveva fare di più per non consentire a Gallo di crossare in totale libertà, gravi sono state le colpe individuali sugli altri due gol di Gomez. Di Alastra e di Sciacca in particolare. Chiosa finale: quando si segnano tre gol, non si può non vincere.

GLI ERRORI DEL DS DE VITO

Considerato che i difensori del Potenza non sono fenomeni e le 14 reti incassate in sette gare lo stanno a dimostrare, dovrà essere compito di De Giorgio cercare di trovare le giuste soluzioni per rendere la fase difensiva più organizzata e meno in vena di regali in ogni partita. Il tecnico calabrese dovrà sanare gli errori che sono stati fatti dal direttore sportivo De Vito nell’allestire la difesa in particolare. De Vito sapeva certamente che negli ultimi due campionati il Potenza aveva subito la bellezza di 96 reti e aveva quindi l’obbligo di partire dal rifacimento totale del pacchetto arretrato con l’ingaggio di elementi di maggiore qualità sia sulle corsie laterali che al centro della difesa. Purtroppo i difensori su cui ha puntato De Vito non si stanno dimostrando all’altezza del compito. E non sempre lo straordinario Caturano e gli altri attaccanti potranno levare le castagne dal fuoco.

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CAMBI DECISIVI

Ma i cambi effettuati da De Giorgio, Schimmenti per Vilardi e Ghisolfi per Castorani, hanno cambiato l’inerzia della partita facendola passare a favore del Potenza che si è riorganizzato, ha alzato i ritmi e ha cominciato ad esprimere un ottimo calcio chiudendo praticamente nella propria metà campo i calabresi. Non era facile arrivare a rimontare un doppio svantaggio ma la squadra di De Giorgio ci ha messo il cuore oltre l’ostacolo per fare il miracolo di non perdere un’altra partita al Viviani. Per 35 minuti finali una prestazione da incorniciare sia in fase offensiva che nel non aver concesso al Crotone possibilità di essere pericoloso.

LA CRESCITA DI SCHIMMENTI

E’ stato l’indiavolato Schimmenti a dare il la alla rimonta accorciando le distanze al minuto 58 con una incursione centrale tra i difensori del Crotone e una conclusione di punta che ha trafitto il portiere Sala. L’attaccante esterno, già decisivo con il Sorrento, è entrato con grande profitto e qualità in tutte le azioni offensive del Potenza. Davvero scatenato Schimmenti che i difensori di Longo non sono riusciti mai a frenare.

NOTE DOLENTI: LA FASE DIFENSIVA

Dato a Cesare quello che è di Cesare, ossia riconosciuti i meriti della squadra per l’impresa che sembrava impossibile, non possiamo, ancora una volta, non segnalare le deficienze del pacchetto arretrato del Potenza che ha fatto quasi a gara con quello del Crotone per avere la palma di peggior reparto della serata. Passi per il primo gol dei calabresi che si può ascrivere più ai meriti di Gomez che a colpe specifiche della difesa potentina anche se non si doveva perdere palla in uscita e si poteva e doveva fare di più per non consentire a Gallo di crossare in totale libertà, gravi sono state le colpe individuali sugli altri due gol di Gomez. Di Alastra e di Sciacca in particolare. Chiosa finale: quando si segnano tre gol, non si può non vincere.

GLI ERRORI DEL DS DE VITO

Considerato che i difensori del Potenza non sono fenomeni e le 14 reti incassate in sette gare lo stanno a dimostrare, dovrà essere compito di De Giorgio cercare di trovare le giuste soluzioni per rendere la fase difensiva più organizzata e meno in vena di regali in ogni partita. Il tecnico calabrese dovrà sanare gli errori che sono stati fatti dal direttore sportivo De Vito nell’allestire la difesa in particolare. De Vito sapeva certamente che negli ultimi due campionati il Potenza aveva subito la bellezza di 96 reti e aveva quindi l’obbligo di partire dal rifacimento totale del pacchetto arretrato con l’ingaggio di elementi di maggiore qualità sia sulle corsie laterali che al centro della difesa. Purtroppo i difensori su cui ha puntato De Vito non si stanno dimostrando all’altezza del compito. E non sempre lo straordinario Caturano e gli altri attaccanti potranno levare le castagne dal fuoco.

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