giovedì 10 Ottobre 2024

Avellino, brutto ko e Braglia vicino all’esonero
A

DA AVLIVE.IT

L’Avellino cola a picco a Viterbo. Il Monterosi in dieci uomini per l’espulsione di Polito al 27′, colpisce con Costantino nel finale, vince per 2-1 e conquista la prima vittoria nel calcio professionistico.

LA PARTITA – Braglia ripresenta Tito a sinistra, perde Rizzo nel riscaldamento ed è costretto a cambiare assetto proponendo il 4-3-3 schierando subito Micovschi, destinato alla panchina, e Kanoute. Nel Monterosi, invece, giocano dal primo minuto gli ex Rocchi, Adamo e Di Paolantonio. 

Subito lupi all’attacco. Un giro di lancette: schema su punizione, Tito allarga per Bove, che cerca la.soonda di testa ma trova sulla sua strada la deviazione di Costantino con il braccio. L’arbitro Fieno sorvola e non assegna il rigore. Al 4′ Maniero carica il destro che è leggermente largo. Cinque minuti dopo Kanoute alza bandiera bianca per un problema muscolare. Una pessima notizia per i lupi che, in ingeriorita vengono puniti al 12′ dal Monterosi. Adamo manda al bar Ciancio con una serie di finte e da posizione angolata sorprende Forte, non esente da colpe. Avelllino colpito al primo affondo e furioso con il direttore di gara che non ha punito un fallo su Aloi nell’azione da cui è nato il vantaggio biancorosso. Sotto di un gol, a sorpresa Braglia inserisce Mastalli al posto dell’infortunato Kanoute disegnando il 4-2-3-1. L’Avellino non reagisce ma al 27′ la gara potrebbe cambiare registro: Polito rimedia l’ammonizione per un’entrata pericolosa su Tito, non gradisce il provvedimento dell’arbitro e sbatte il pallone a terra con violenza. Inevitabile il secondo cartellino giallo per l’ingenuo esterno del Monterosi. Con l’uomo in più, la squadra di Braglia potrebbe rimettere le cose a posto al 37′. Sul traversone di Tito, Mdende frana addosso a Maniero in area. È rigore per i biancoverdi: D’Angelo si fa respingere il tiro da Borghetto che si ripete dopo il penalty neutralizzato a Taranto. L’Avellino si morde le mani mentre la partita diventa sempre più spigolosa. All’alba della ripresa Borghetto vola e devia il colpo di testa di Mastalli. Incredibile l’errore di Maniero, che al 48′ viene azionato da un cross di Tito ma al volo spedisce il pallone oltre la traversa. Si disperano i tifosi biancoverdi mentre tra il 57′ e il 61′ Braglia opera un doppio cambio. Prima Mignanelli e Gagliano subentrano a Tito e Mastalli, poi Rizzo e De  Francesco rilevano Ciancio e Carriero. Al 62′ brividi per l’Avellino sul pallonetto di Costantino. Due minuti dopo i lupi pareggiano con una perfetta girata di testa di Gagliano su traversone di Micovschi. L’Avellino spinge ma si fa sorprendere al 69′ da una ripartenza del Monterosi, chiusa da un diagonale di Costantino a fil di palo. Dopo aver rischiato in un’altra mischia, i lupi si riaffacciano in avanti all’80’ con De Francesco che alza la mira sul servizio di Rizzo. Ci prova subito dopo Gagliano con un sinistro debole. All’86’ la doccia fredda per l’Avellino: Costantino aggancia il pallone in area, si.libera della pressione di Dossena e Bove e scarica un destro che castiga un disattento Forte. Incredibilmente il Monterosi è in vantaggio in dieci uomini, l’Avellino sprofonda. Braglia è a rischio esonero. Serve una svolta. La società si svegli dal letargo prima che sia troppo tardi. 

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L’Avellino cola a picco a Viterbo. Il Monterosi in dieci uomini per l’espulsione di Polito al 27′, colpisce con Costantino nel finale, vince per 2-1 e conquista la prima vittoria nel calcio professionistico.

LA PARTITA – Braglia ripresenta Tito a sinistra, perde Rizzo nel riscaldamento ed è costretto a cambiare assetto proponendo il 4-3-3 schierando subito Micovschi, destinato alla panchina, e Kanoute. Nel Monterosi, invece, giocano dal primo minuto gli ex Rocchi, Adamo e Di Paolantonio. 

Subito lupi all’attacco. Un giro di lancette: schema su punizione, Tito allarga per Bove, che cerca la.soonda di testa ma trova sulla sua strada la deviazione di Costantino con il braccio. L’arbitro Fieno sorvola e non assegna il rigore. Al 4′ Maniero carica il destro che è leggermente largo. Cinque minuti dopo Kanoute alza bandiera bianca per un problema muscolare. Una pessima notizia per i lupi che, in ingeriorita vengono puniti al 12′ dal Monterosi. Adamo manda al bar Ciancio con una serie di finte e da posizione angolata sorprende Forte, non esente da colpe. Avelllino colpito al primo affondo e furioso con il direttore di gara che non ha punito un fallo su Aloi nell’azione da cui è nato il vantaggio biancorosso. Sotto di un gol, a sorpresa Braglia inserisce Mastalli al posto dell’infortunato Kanoute disegnando il 4-2-3-1. L’Avellino non reagisce ma al 27′ la gara potrebbe cambiare registro: Polito rimedia l’ammonizione per un’entrata pericolosa su Tito, non gradisce il provvedimento dell’arbitro e sbatte il pallone a terra con violenza. Inevitabile il secondo cartellino giallo per l’ingenuo esterno del Monterosi. Con l’uomo in più, la squadra di Braglia potrebbe rimettere le cose a posto al 37′. Sul traversone di Tito, Mdende frana addosso a Maniero in area. È rigore per i biancoverdi: D’Angelo si fa respingere il tiro da Borghetto che si ripete dopo il penalty neutralizzato a Taranto. L’Avellino si morde le mani mentre la partita diventa sempre più spigolosa. All’alba della ripresa Borghetto vola e devia il colpo di testa di Mastalli. Incredibile l’errore di Maniero, che al 48′ viene azionato da un cross di Tito ma al volo spedisce il pallone oltre la traversa. Si disperano i tifosi biancoverdi mentre tra il 57′ e il 61′ Braglia opera un doppio cambio. Prima Mignanelli e Gagliano subentrano a Tito e Mastalli, poi Rizzo e De  Francesco rilevano Ciancio e Carriero. Al 62′ brividi per l’Avellino sul pallonetto di Costantino. Due minuti dopo i lupi pareggiano con una perfetta girata di testa di Gagliano su traversone di Micovschi. L’Avellino spinge ma si fa sorprendere al 69′ da una ripartenza del Monterosi, chiusa da un diagonale di Costantino a fil di palo. Dopo aver rischiato in un’altra mischia, i lupi si riaffacciano in avanti all’80’ con De Francesco che alza la mira sul servizio di Rizzo. Ci prova subito dopo Gagliano con un sinistro debole. All’86’ la doccia fredda per l’Avellino: Costantino aggancia il pallone in area, si.libera della pressione di Dossena e Bove e scarica un destro che castiga un disattento Forte. Incredibilmente il Monterosi è in vantaggio in dieci uomini, l’Avellino sprofonda. Braglia è a rischio esonero. Serve una svolta. La società si svegli dal letargo prima che sia troppo tardi. 

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LA PARTITA – Braglia ripresenta Tito a sinistra, perde Rizzo nel riscaldamento ed è costretto a cambiare assetto proponendo il 4-3-3 schierando subito Micovschi, destinato alla panchina, e Kanoute. Nel Monterosi, invece, giocano dal primo minuto gli ex Rocchi, Adamo e Di Paolantonio. 

Subito lupi all’attacco. Un giro di lancette: schema su punizione, Tito allarga per Bove, che cerca la.soonda di testa ma trova sulla sua strada la deviazione di Costantino con il braccio. L’arbitro Fieno sorvola e non assegna il rigore. Al 4′ Maniero carica il destro che è leggermente largo. Cinque minuti dopo Kanoute alza bandiera bianca per un problema muscolare. Una pessima notizia per i lupi che, in ingeriorita vengono puniti al 12′ dal Monterosi. Adamo manda al bar Ciancio con una serie di finte e da posizione angolata sorprende Forte, non esente da colpe. Avelllino colpito al primo affondo e furioso con il direttore di gara che non ha punito un fallo su Aloi nell’azione da cui è nato il vantaggio biancorosso. Sotto di un gol, a sorpresa Braglia inserisce Mastalli al posto dell’infortunato Kanoute disegnando il 4-2-3-1. L’Avellino non reagisce ma al 27′ la gara potrebbe cambiare registro: Polito rimedia l’ammonizione per un’entrata pericolosa su Tito, non gradisce il provvedimento dell’arbitro e sbatte il pallone a terra con violenza. Inevitabile il secondo cartellino giallo per l’ingenuo esterno del Monterosi. Con l’uomo in più, la squadra di Braglia potrebbe rimettere le cose a posto al 37′. Sul traversone di Tito, Mdende frana addosso a Maniero in area. È rigore per i biancoverdi: D’Angelo si fa respingere il tiro da Borghetto che si ripete dopo il penalty neutralizzato a Taranto. L’Avellino si morde le mani mentre la partita diventa sempre più spigolosa. All’alba della ripresa Borghetto vola e devia il colpo di testa di Mastalli. Incredibile l’errore di Maniero, che al 48′ viene azionato da un cross di Tito ma al volo spedisce il pallone oltre la traversa. Si disperano i tifosi biancoverdi mentre tra il 57′ e il 61′ Braglia opera un doppio cambio. Prima Mignanelli e Gagliano subentrano a Tito e Mastalli, poi Rizzo e De  Francesco rilevano Ciancio e Carriero. Al 62′ brividi per l’Avellino sul pallonetto di Costantino. Due minuti dopo i lupi pareggiano con una perfetta girata di testa di Gagliano su traversone di Micovschi. L’Avellino spinge ma si fa sorprendere al 69′ da una ripartenza del Monterosi, chiusa da un diagonale di Costantino a fil di palo. Dopo aver rischiato in un’altra mischia, i lupi si riaffacciano in avanti all’80’ con De Francesco che alza la mira sul servizio di Rizzo. Ci prova subito dopo Gagliano con un sinistro debole. All’86’ la doccia fredda per l’Avellino: Costantino aggancia il pallone in area, si.libera della pressione di Dossena e Bove e scarica un destro che castiga un disattento Forte. Incredibilmente il Monterosi è in vantaggio in dieci uomini, l’Avellino sprofonda. Braglia è a rischio esonero. Serve una svolta. La società si svegli dal letargo prima che sia troppo tardi. 

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