giovedì 10 Ottobre 2024

Martino day, le prime dichiarazioni del nuovo ds rossoblù
M

In mattinata il ds crotonese Giovambattista Martino in conferenza stampa si è presentato a giornalisti e tifosi che hanno seguito in diretta via social l’evento: “
Sono orgoglioso di essere qui, rappresentare la direzione tecnica di una società così gloriosa è un punto fondamentale per la mia carriera. Ho determinazione e fame e mi sono messo in gioco in una delle piazze più importanti della Serie C. Questa è una città che vive di calcio“. La volontà è quella di creare una certa empatia tra calciatori, tifoseria e stampa per invogliare i calciatori a scegliere Potenza come destinazione senza esitazioni: “Un atleta che viene a Potenza lo deve fare per il tifo e per l’ambiente, per questo è fondamentale creare un clima di serenità intorno alla squadra. Ho un mese e mezzo di tempo per valutare la rosa. Non adoro le rivoluzioni e non ho nè procuratori nè calciatori amici da favorire. Odio il gossip, ma amo parlare di calcio“. Per il suo avvento in Basilicata decisiva è stata anche la figura di Trocini: “Con questo allenatore ho lavorato con ottimi risultati a Rende, mi sono confrontato con lui e la nostra idea di calcio rispecchia fedelmente“. E sulle fresche esperienze di Parma e Lecce, Martino ha specificato: “Sono una persona ambiziosa e ho accettato la proposta del Parma di Faggiano di diventare scout internazionale dopo averlo conosciuto in una trattativa con il Rende. Mi ha intrigato l’opportunità di girare il mondo per capire come il calcio viene vissuto lontano dall’Italia. Dopodichè un altro maestro di calcio come Corvino mi ha ingaggiato come responsabile dell’area scounting e sono stato tre mesi a Lecce prima di risolvere il mio contratto per scegliere il Potenza”. La giovane età non è di certo un peso: “Sono il direttore più giovane d’Italia o poco ci manca, ma all’estero ci sono allenatori di 30anni che già allenano e hanno possibilità di mettersi in gioco. Ho studiato e fatto sacrifici per essere oggi in questo posto e ho le spalle larghe per assumermi tutte le responsabilità“.

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Sono orgoglioso di essere qui, rappresentare la direzione tecnica di una società così gloriosa è un punto fondamentale per la mia carriera. Ho determinazione e fame e mi sono messo in gioco in una delle piazze più importanti della Serie C. Questa è una città che vive di calcio“. La volontà è quella di creare una certa empatia tra calciatori, tifoseria e stampa per invogliare i calciatori a scegliere Potenza come destinazione senza esitazioni: “Un atleta che viene a Potenza lo deve fare per il tifo e per l’ambiente, per questo è fondamentale creare un clima di serenità intorno alla squadra. Ho un mese e mezzo di tempo per valutare la rosa. Non adoro le rivoluzioni e non ho nè procuratori nè calciatori amici da favorire. Odio il gossip, ma amo parlare di calcio“. Per il suo avvento in Basilicata decisiva è stata anche la figura di Trocini: “Con questo allenatore ho lavorato con ottimi risultati a Rende, mi sono confrontato con lui e la nostra idea di calcio rispecchia fedelmente“. E sulle fresche esperienze di Parma e Lecce, Martino ha specificato: “Sono una persona ambiziosa e ho accettato la proposta del Parma di Faggiano di diventare scout internazionale dopo averlo conosciuto in una trattativa con il Rende. Mi ha intrigato l’opportunità di girare il mondo per capire come il calcio viene vissuto lontano dall’Italia. Dopodichè un altro maestro di calcio come Corvino mi ha ingaggiato come responsabile dell’area scounting e sono stato tre mesi a Lecce prima di risolvere il mio contratto per scegliere il Potenza”. La giovane età non è di certo un peso: “Sono il direttore più giovane d’Italia o poco ci manca, ma all’estero ci sono allenatori di 30anni che già allenano e hanno possibilità di mettersi in gioco. Ho studiato e fatto sacrifici per essere oggi in questo posto e ho le spalle larghe per assumermi tutte le responsabilità“.

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Sono orgoglioso di essere qui, rappresentare la direzione tecnica di una società così gloriosa è un punto fondamentale per la mia carriera. Ho determinazione e fame e mi sono messo in gioco in una delle piazze più importanti della Serie C. Questa è una città che vive di calcio“. La volontà è quella di creare una certa empatia tra calciatori, tifoseria e stampa per invogliare i calciatori a scegliere Potenza come destinazione senza esitazioni: “Un atleta che viene a Potenza lo deve fare per il tifo e per l’ambiente, per questo è fondamentale creare un clima di serenità intorno alla squadra. Ho un mese e mezzo di tempo per valutare la rosa. Non adoro le rivoluzioni e non ho nè procuratori nè calciatori amici da favorire. Odio il gossip, ma amo parlare di calcio“. Per il suo avvento in Basilicata decisiva è stata anche la figura di Trocini: “Con questo allenatore ho lavorato con ottimi risultati a Rende, mi sono confrontato con lui e la nostra idea di calcio rispecchia fedelmente“. E sulle fresche esperienze di Parma e Lecce, Martino ha specificato: “Sono una persona ambiziosa e ho accettato la proposta del Parma di Faggiano di diventare scout internazionale dopo averlo conosciuto in una trattativa con il Rende. Mi ha intrigato l’opportunità di girare il mondo per capire come il calcio viene vissuto lontano dall’Italia. Dopodichè un altro maestro di calcio come Corvino mi ha ingaggiato come responsabile dell’area scounting e sono stato tre mesi a Lecce prima di risolvere il mio contratto per scegliere il Potenza”. La giovane età non è di certo un peso: “Sono il direttore più giovane d’Italia o poco ci manca, ma all’estero ci sono allenatori di 30anni che già allenano e hanno possibilità di mettersi in gioco. Ho studiato e fatto sacrifici per essere oggi in questo posto e ho le spalle larghe per assumermi tutte le responsabilità“.

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