sabato 27 Luglio 2024

Botta e risposta Potenza – Catania visto dalla Sicilia
B

Proprio il ds del Catania ha parlato ai microfoni societari. “Le provocazioni subite a fine gara sono state semplicemente inaccettabili e vergognose: parlano le immagini pubblicate sulla nostra pagina Facebook e in particolare la gestualità eloquente del presidente Caiata. Ho visto venti persone in campo, dirigenti e non, impegnate a sfidare e offendere i giocatori del Catania, bravi a rientrare negli spogliatoi e schivare la trappola della provocazione. Nella confusione, il signor Caiata si è permesso addirittura di rincorrere i nostri calciatori e assumere davanti al nostro spogliatoio un atteggiamento inqualificabile, in attesa che qualcuno rispondesse. Attesa vana. Capisco il nervosismo, comprendo la tensione ma quanto accaduto è gravissimo”.

Un comportamento inaccettabile secondo Pellegrino che poi continua: “Queste cose succedevano in un’epoca calcistica preistorica: si parla tanto di fair play, poi magari si prende gol al 94’ e affiora il livore verso l’avversario. Noi abbiamo perso sette punti, nei finali di gara, ma non ci siamo mai permessi di alzare i toni, perché non è nel nostro costume e perché per noi è sempre doveroso accettare il risultato del campo. Oggi sono dispiaciuto per il Potenza, società che reca il nome di una comunità civile ed esemplare in termini di cultura sportiva. Il Potenza non merita di essere rappresentato da persone che si abbandonano ad irresponsabili sceneggiate e insultano gli avversari. Spero e mi auguro che gli organi competenti abbiano visto e documentato tutto. Le foto degli spogliatoi? Sono state scattate prima che gli stessi venissero puliti dai nostri, evidentemente servivano a distogliere l’attenzione”. 

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Proprio il ds del Catania ha parlato ai microfoni societari. “Le provocazioni subite a fine gara sono state semplicemente inaccettabili e vergognose: parlano le immagini pubblicate sulla nostra pagina Facebook e in particolare la gestualità eloquente del presidente Caiata. Ho visto venti persone in campo, dirigenti e non, impegnate a sfidare e offendere i giocatori del Catania, bravi a rientrare negli spogliatoi e schivare la trappola della provocazione. Nella confusione, il signor Caiata si è permesso addirittura di rincorrere i nostri calciatori e assumere davanti al nostro spogliatoio un atteggiamento inqualificabile, in attesa che qualcuno rispondesse. Attesa vana. Capisco il nervosismo, comprendo la tensione ma quanto accaduto è gravissimo”.

Un comportamento inaccettabile secondo Pellegrino che poi continua: “Queste cose succedevano in un’epoca calcistica preistorica: si parla tanto di fair play, poi magari si prende gol al 94’ e affiora il livore verso l’avversario. Noi abbiamo perso sette punti, nei finali di gara, ma non ci siamo mai permessi di alzare i toni, perché non è nel nostro costume e perché per noi è sempre doveroso accettare il risultato del campo. Oggi sono dispiaciuto per il Potenza, società che reca il nome di una comunità civile ed esemplare in termini di cultura sportiva. Il Potenza non merita di essere rappresentato da persone che si abbandonano ad irresponsabili sceneggiate e insultano gli avversari. Spero e mi auguro che gli organi competenti abbiano visto e documentato tutto. Le foto degli spogliatoi? Sono state scattate prima che gli stessi venissero puliti dai nostri, evidentemente servivano a distogliere l’attenzione”. 

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