sabato 27 Luglio 2024

La vittoria del feeling tecnico-calciatori
L

ROCCO SABATELLA – TALENTI LUCANI
Manca ancora un punto al Potenza per conquistare matematicamente la permanenza, per la quinta stagione consecutiva, in serie C. Punto da ottenere già sabato prossimo quando al Viviani arriverà la Juve Stabia. La splendida vittoria di ieri sul campo della Turris, conquistata con un secondo tempo tra i migliori della gestione Arleo per intensità, fluidità di gioco, attenzione difensiva, ha certificato il grande lavoro compiuto da Pasquale Arleo da quando è stato richiamato al capezzale del Potenza all’indomani della sconfitta subita a Viterbo con il Monterosi che sancì il divorzio da Trocini. Il grande feeling tra tecnico e giocatori ha permesso al Potenza l’impresa di ottenere la salvezza diretta, complice anche l’esclusione dal torneo del Catania che quasi certamente eviterà al Potenza la lotteria dei play out che fino alla decisione del Tribunale di Catania e della Federcalcio arrivate sabato pomeriggio, sembrava l’epilogo certo della stagione dei lucani. A Torre del Greco  primo tempo di assoluto controllo ma senza rinunciare ad essere propositivi da parte di Coccia e compagni. Gara in perfetto equilibrio anche per le azioni offensive create dalle due squadre. Arleo ha riproposto  il 4/2/3/1 in cui non mancava certamente l’equilibrio ma che avrebbe dovuto sfruttare la grande propensione offensiva di tanti suoi interpreti. La prima opportunità è arrivata dopo 3 minuti per i campani che hanno mandato al tiro Varrutti da buona posizione. Il diagonale è uscito di poco. Il Potenza ha risposto subito con Guaita apparso volitivo e ben disposto che si è reso protagonista di alcune azioni ficcanti sulla destra che hanno mandato al tiro in sequenza Ricci, Nigro e Sandri che non hanno trovato la porta. Guaita ci ha provato di persona ma il portiere torrese è stato attento. Anche Salvemini è andato vicino alla rete con un tiro dal limite che è finito fuori di un niente. Nell’intervallo Arleo ha spronato i suoi ad alzare i ritmi  e a cercare subito in apertura di ripresa il gol, essendosi reso conto che la squadra stava facendo davvero bene e si doveva osare. Detto fatto. Dopo sette minuti è arrivato, meritato, la rete di Romero che di testa ha messo alle spalle di Perina un cross di Guaita. Per l’argentino, alle prese con acciacchi fisici che ne hanno limitato l’impiego, una grande prestazione condita anche dal primo gol da quando è tornato a Potenza e che ha chiuso in pratica la partita. Il gol di Romero ha avuto l’effetto di spegnere le velleità della Turris e il Potenza è diventato padrone del campo. Ha insistito e ha subito trovato il raddoppio su iniziativa di Nigro il cui cross da sinistra si è stampato sulla traversa. Ma Guaita è stato lesto a riprendere il pallone e a spedirlo nella porta sguarnita. Sono stati 15 minuti da incubo per la Turris in balia di un Potenza scatenato che già prima del secondo gol aveva martellato la difesa corallina sempre con Guaita su cui Esempio si era immolato per evitare una rete sicura. Il doppio vantaggio è stato gestito con grande serenità e senza correre il minimo rischio con la Turris incapace di trovare varchi per arrivare a Marcone che non si è sporcato per niente i guanti. Una prestazione perfetta del Potenza in ogni zona del campo: nessun errore difensivo, centrocampisti bravi a proteggere il pacchetto arretrato ma pronti con la tecnica a saper ribaltare subito l’azione e punte che con la fisicità e i movimenti continui hanno creato non pochi problemi ai difensori di casa. Alla fine tutti i giocatori hanno portato in trionfo Arleo, a conferma del grande rapporto creato con il gruppo squadra. E tutti insieme sono andati a festeggiare la terza vittoria in trasferta con i tifosi arrivati da Potenza. Particolarmente euforico Arleo per le grandi risposte avute dalla squadra:” abbiamo preparato bene la partita e già in settimana avevo avuto segnali confortanti per la gara con la Turris. Abbiamo controllato con grande disinvoltura gli avversari nel primo tempo ma non abbiamo mai rinunciato a costruire gioco offensivo. Nell’intervallo ho detto ai ragazzi di alzare i ritmi e di cercare subito il vantaggio. Un grande secondo tempo da parte di tutta la squadra che ci ha permesso di arrivare ad un passo dalla salvezza. Dobbiamo ringraziare i nostri tifosi che ci hanno sempre sostenuto dentro e fuori casa. Questa è l’impresa non solo di Arleo ma di tutto il gruppo che mi ha seguito in queste 14 partite. Per arrivare a questo risultato sono stati necessari il bastone e la carota e anche interventi nello spogliatoio a muso duro. Ma il rapporto con i ragazzi si è continuamente cementato e tutti abbiamo remato nella stessa direzione per portare in salvo il Potenza. Oggi la squadra mi ha fatto divertire. E’ difficile dire chi è stato il migliore o i migliori in campo perché tutti hanno dato il contributo elevato che avevo chiesto a loro. Ecco mi fa piacere che Guaita e Costa Ferreira hanno risolto i problemi fisici e si sono fatti trovare pronti nel momento topico della stagione. Peccato solo aver buttato alle ortiche alcune partite che sembravano già vinte con qualche disattenzione fatali che ci hanno tolto una decina di punti con i quali avremmo potuto anche arrivare a giocare i play off. Fondamentale era però conservare la serie C. Nella mia carriera questa impresa che non era facile se ricordiamo dove era il Potenza quando sono tornato ad allenarlo, la metto come importanza subito dopo la vittoria nella finale play off  con il Benevento. Per l’ultimo sforzo da fare per festeggiare la  salvezza, mi aspetto sabato prossimo  il Viviani pieno nell’impegno contro la Juve Stabia”. Una sfida sempre sentita molto dalle due tifoserie per una rivalità che dura da tanto tempo e che sabato prossimo dovrà essere affrontata con lo stesso spirito e l’atteggiamento visti a Torre del Greco. Non bisogna abbassare la guardia perché anche i campani inseguono un obiettivo importante:  blindare e migliorare la posizione nella griglia play off.

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Manca ancora un punto al Potenza per conquistare matematicamente la permanenza, per la quinta stagione consecutiva, in serie C. Punto da ottenere già sabato prossimo quando al Viviani arriverà la Juve Stabia. La splendida vittoria di ieri sul campo della Turris, conquistata con un secondo tempo tra i migliori della gestione Arleo per intensità, fluidità di gioco, attenzione difensiva, ha certificato il grande lavoro compiuto da Pasquale Arleo da quando è stato richiamato al capezzale del Potenza all’indomani della sconfitta subita a Viterbo con il Monterosi che sancì il divorzio da Trocini. Il grande feeling tra tecnico e giocatori ha permesso al Potenza l’impresa di ottenere la salvezza diretta, complice anche l’esclusione dal torneo del Catania che quasi certamente eviterà al Potenza la lotteria dei play out che fino alla decisione del Tribunale di Catania e della Federcalcio arrivate sabato pomeriggio, sembrava l’epilogo certo della stagione dei lucani. A Torre del Greco  primo tempo di assoluto controllo ma senza rinunciare ad essere propositivi da parte di Coccia e compagni. Gara in perfetto equilibrio anche per le azioni offensive create dalle due squadre. Arleo ha riproposto  il 4/2/3/1 in cui non mancava certamente l’equilibrio ma che avrebbe dovuto sfruttare la grande propensione offensiva di tanti suoi interpreti. La prima opportunità è arrivata dopo 3 minuti per i campani che hanno mandato al tiro Varrutti da buona posizione. Il diagonale è uscito di poco. Il Potenza ha risposto subito con Guaita apparso volitivo e ben disposto che si è reso protagonista di alcune azioni ficcanti sulla destra che hanno mandato al tiro in sequenza Ricci, Nigro e Sandri che non hanno trovato la porta. Guaita ci ha provato di persona ma il portiere torrese è stato attento. Anche Salvemini è andato vicino alla rete con un tiro dal limite che è finito fuori di un niente. Nell’intervallo Arleo ha spronato i suoi ad alzare i ritmi  e a cercare subito in apertura di ripresa il gol, essendosi reso conto che la squadra stava facendo davvero bene e si doveva osare. Detto fatto. Dopo sette minuti è arrivato, meritato, la rete di Romero che di testa ha messo alle spalle di Perina un cross di Guaita. Per l’argentino, alle prese con acciacchi fisici che ne hanno limitato l’impiego, una grande prestazione condita anche dal primo gol da quando è tornato a Potenza e che ha chiuso in pratica la partita. Il gol di Romero ha avuto l’effetto di spegnere le velleità della Turris e il Potenza è diventato padrone del campo. Ha insistito e ha subito trovato il raddoppio su iniziativa di Nigro il cui cross da sinistra si è stampato sulla traversa. Ma Guaita è stato lesto a riprendere il pallone e a spedirlo nella porta sguarnita. Sono stati 15 minuti da incubo per la Turris in balia di un Potenza scatenato che già prima del secondo gol aveva martellato la difesa corallina sempre con Guaita su cui Esempio si era immolato per evitare una rete sicura. Il doppio vantaggio è stato gestito con grande serenità e senza correre il minimo rischio con la Turris incapace di trovare varchi per arrivare a Marcone che non si è sporcato per niente i guanti. Una prestazione perfetta del Potenza in ogni zona del campo: nessun errore difensivo, centrocampisti bravi a proteggere il pacchetto arretrato ma pronti con la tecnica a saper ribaltare subito l’azione e punte che con la fisicità e i movimenti continui hanno creato non pochi problemi ai difensori di casa. Alla fine tutti i giocatori hanno portato in trionfo Arleo, a conferma del grande rapporto creato con il gruppo squadra. E tutti insieme sono andati a festeggiare la terza vittoria in trasferta con i tifosi arrivati da Potenza. Particolarmente euforico Arleo per le grandi risposte avute dalla squadra:” abbiamo preparato bene la partita e già in settimana avevo avuto segnali confortanti per la gara con la Turris. Abbiamo controllato con grande disinvoltura gli avversari nel primo tempo ma non abbiamo mai rinunciato a costruire gioco offensivo. Nell’intervallo ho detto ai ragazzi di alzare i ritmi e di cercare subito il vantaggio. Un grande secondo tempo da parte di tutta la squadra che ci ha permesso di arrivare ad un passo dalla salvezza. Dobbiamo ringraziare i nostri tifosi che ci hanno sempre sostenuto dentro e fuori casa. Questa è l’impresa non solo di Arleo ma di tutto il gruppo che mi ha seguito in queste 14 partite. Per arrivare a questo risultato sono stati necessari il bastone e la carota e anche interventi nello spogliatoio a muso duro. Ma il rapporto con i ragazzi si è continuamente cementato e tutti abbiamo remato nella stessa direzione per portare in salvo il Potenza. Oggi la squadra mi ha fatto divertire. E’ difficile dire chi è stato il migliore o i migliori in campo perché tutti hanno dato il contributo elevato che avevo chiesto a loro. Ecco mi fa piacere che Guaita e Costa Ferreira hanno risolto i problemi fisici e si sono fatti trovare pronti nel momento topico della stagione. Peccato solo aver buttato alle ortiche alcune partite che sembravano già vinte con qualche disattenzione fatali che ci hanno tolto una decina di punti con i quali avremmo potuto anche arrivare a giocare i play off. Fondamentale era però conservare la serie C. Nella mia carriera questa impresa che non era facile se ricordiamo dove era il Potenza quando sono tornato ad allenarlo, la metto come importanza subito dopo la vittoria nella finale play off  con il Benevento. Per l’ultimo sforzo da fare per festeggiare la  salvezza, mi aspetto sabato prossimo  il Viviani pieno nell’impegno contro la Juve Stabia”. Una sfida sempre sentita molto dalle due tifoserie per una rivalità che dura da tanto tempo e che sabato prossimo dovrà essere affrontata con lo stesso spirito e l’atteggiamento visti a Torre del Greco. Non bisogna abbassare la guardia perché anche i campani inseguono un obiettivo importante:  blindare e migliorare la posizione nella griglia play off.

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A Torre del Greco  primo tempo di assoluto controllo ma senza rinunciare ad essere propositivi da parte di Coccia e compagni. Gara in perfetto equilibrio anche per le azioni offensive create dalle due squadre. Arleo ha riproposto  il 4/2/3/1 in cui non mancava certamente l’equilibrio ma che avrebbe dovuto sfruttare la grande propensione offensiva di tanti suoi interpreti. La prima opportunità è arrivata dopo 3 minuti per i campani che hanno mandato al tiro Varrutti da buona posizione. Il diagonale è uscito di poco. Il Potenza ha risposto subito con Guaita apparso volitivo e ben disposto che si è reso protagonista di alcune azioni ficcanti sulla destra che hanno mandato al tiro in sequenza Ricci, Nigro e Sandri che non hanno trovato la porta. Guaita ci ha provato di persona ma il portiere torrese è stato attento. Anche Salvemini è andato vicino alla rete con un tiro dal limite che è finito fuori di un niente. Nell’intervallo Arleo ha spronato i suoi ad alzare i ritmi  e a cercare subito in apertura di ripresa il gol, essendosi reso conto che la squadra stava facendo davvero bene e si doveva osare. Detto fatto. Dopo sette minuti è arrivato, meritato, la rete di Romero che di testa ha messo alle spalle di Perina un cross di Guaita. Per l’argentino, alle prese con acciacchi fisici che ne hanno limitato l’impiego, una grande prestazione condita anche dal primo gol da quando è tornato a Potenza e che ha chiuso in pratica la partita. Il gol di Romero ha avuto l’effetto di spegnere le velleità della Turris e il Potenza è diventato padrone del campo. Ha insistito e ha subito trovato il raddoppio su iniziativa di Nigro il cui cross da sinistra si è stampato sulla traversa. Ma Guaita è stato lesto a riprendere il pallone e a spedirlo nella porta sguarnita. Sono stati 15 minuti da incubo per la Turris in balia di un Potenza scatenato che già prima del secondo gol aveva martellato la difesa corallina sempre con Guaita su cui Esempio si era immolato per evitare una rete sicura. Il doppio vantaggio è stato gestito con grande serenità e senza correre il minimo rischio con la Turris incapace di trovare varchi per arrivare a Marcone che non si è sporcato per niente i guanti. Una prestazione perfetta del Potenza in ogni zona del campo: nessun errore difensivo, centrocampisti bravi a proteggere il pacchetto arretrato ma pronti con la tecnica a saper ribaltare subito l’azione e punte che con la fisicità e i movimenti continui hanno creato non pochi problemi ai difensori di casa. Alla fine tutti i giocatori hanno portato in trionfo Arleo, a conferma del grande rapporto creato con il gruppo squadra. E tutti insieme sono andati a festeggiare la terza vittoria in trasferta con i tifosi arrivati da Potenza. Particolarmente euforico Arleo per le grandi risposte avute dalla squadra:” abbiamo preparato bene la partita e già in settimana avevo avuto segnali confortanti per la gara con la Turris. Abbiamo controllato con grande disinvoltura gli avversari nel primo tempo ma non abbiamo mai rinunciato a costruire gioco offensivo. Nell’intervallo ho detto ai ragazzi di alzare i ritmi e di cercare subito il vantaggio. Un grande secondo tempo da parte di tutta la squadra che ci ha permesso di arrivare ad un passo dalla salvezza. Dobbiamo ringraziare i nostri tifosi che ci hanno sempre sostenuto dentro e fuori casa. Questa è l’impresa non solo di Arleo ma di tutto il gruppo che mi ha seguito in queste 14 partite. Per arrivare a questo risultato sono stati necessari il bastone e la carota e anche interventi nello spogliatoio a muso duro. Ma il rapporto con i ragazzi si è continuamente cementato e tutti abbiamo remato nella stessa direzione per portare in salvo il Potenza. Oggi la squadra mi ha fatto divertire. E’ difficile dire chi è stato il migliore o i migliori in campo perché tutti hanno dato il contributo elevato che avevo chiesto a loro. Ecco mi fa piacere che Guaita e Costa Ferreira hanno risolto i problemi fisici e si sono fatti trovare pronti nel momento topico della stagione. Peccato solo aver buttato alle ortiche alcune partite che sembravano già vinte con qualche disattenzione fatali che ci hanno tolto una decina di punti con i quali avremmo potuto anche arrivare a giocare i play off. Fondamentale era però conservare la serie C. Nella mia carriera questa impresa che non era facile se ricordiamo dove era il Potenza quando sono tornato ad allenarlo, la metto come importanza subito dopo la vittoria nella finale play off  con il Benevento. Per l’ultimo sforzo da fare per festeggiare la  salvezza, mi aspetto sabato prossimo  il Viviani pieno nell’impegno contro la Juve Stabia”. Una sfida sempre sentita molto dalle due tifoserie per una rivalità che dura da tanto tempo e che sabato prossimo dovrà essere affrontata con lo stesso spirito e l’atteggiamento visti a Torre del Greco. Non bisogna abbassare la guardia perché anche i campani inseguono un obiettivo importante:  blindare e migliorare la posizione nella griglia play off.

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