venerdì 17 Maggio 2024
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“La Pillola” post Brindisi🆚Potenza

DI ALFONSO PECORARO

In passato è capitato di sbagliarle partite come quella di Brindisi, dove tra le squadre la differenza qualitativa era abissale. Essere riusciti ad aprire l’anno con un successo largo e meritato deve quindi essere considerato un buon viatico per il Potenza Calcio Official, che non ha sbagliato l’approccio e l’atteggiamento. Ora serve equilibrio, nel dare il giusto peso a un 4-0 contro una squadra che in questa categoria c’entra poco, e al momento questo manca. Perché leggendo i social e ascoltando qualche amico mi sono reso conto che la “spartizione delle acque” resta sempre molto ampia ed il giudizio su questo Potenza ancora molto squilibrato. C’è chi ha detto di una grande squadra e chi, anche dinanzi all’evidenza di una partita dominata in lungo e in largo, è riuscito a trovare pure negatività. Equilibrio ci vuole, ed è su quello che tutto l’ambiente rossoblù deve iniziare ad allenarsi.

E’ sicuramente vero che il Potenza è molto più forte delle squadre che gli stanno dietro e che, ormai è chiaro e palese, avranno le loro brutte gatte da pelare per salvarsi (e non ci siamo noi), ma è pur vero che adesso dovrà iniziare a dimostrare che è più forte anche di qualcuna di quelle che lo precedono in classifica. Lo scrivevamo qualche mese fa che a questa squadra mancava continuità in un campionato equilibrato (e in una classifica molto corta), e lo si è dimostrato con quattro risultati utili di fila, come non accadeva da tempo. La zona playoff è stata agganciata e la risalita incominciata.

Ma senza illudersi più di tanto, senza pensare che non sia necessario fare un po’ di mercato o che si stia apposto così. Di Schiattarella non si può fare a meno, ma di qualcun altro che pesa sul bilancio assolutamente sì. Oltre a quelle già risapute, potrebbero venire fuori un altro paio di cessioni importanti. E ora soprattutto il ds Varrà deve dimostrare di avere capacità di correggere qualche errore evidente commesso e di riequilibrare (soprattutto economicamente) l’organico per rispettare le consegne avute in estate dal presidente Macchia, facendo in modo che il Potenza possa stabilmente inserirsi nella parte buona della classifica, evitando di arrivarci (in affanno) solo nelle ultime giornate, come accaduto l’anno scorso, quando il mercato di riparazione non portò grandissimi effetti. Augurandoci, però, che il primo vero innesto sia l’allenatore Marchionni, dopo il disastro delle precedenti scelte (da qualsiasi parte siano venute).

PS- Era dal 10 novembre 2018 (1-5 a Rieti) che il Potenza non andava così largo in trasferta. Ed a Brindisi i lucani avevano pareggiato una sola volta nel 1939, poi 18 sconfitte di fila. Dai, dai, che i tabù prima o poi iniziano a cadere.

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DI ALFONSO PECORARO

In passato è capitato di sbagliarle partite come quella di Brindisi, dove tra le squadre la differenza qualitativa era abissale. Essere riusciti ad aprire l’anno con un successo largo e meritato deve quindi essere considerato un buon viatico per il Potenza Calcio Official, che non ha sbagliato l’approccio e l’atteggiamento. Ora serve equilibrio, nel dare il giusto peso a un 4-0 contro una squadra che in questa categoria c’entra poco, e al momento questo manca. Perché leggendo i social e ascoltando qualche amico mi sono reso conto che la “spartizione delle acque” resta sempre molto ampia ed il giudizio su questo Potenza ancora molto squilibrato. C’è chi ha detto di una grande squadra e chi, anche dinanzi all’evidenza di una partita dominata in lungo e in largo, è riuscito a trovare pure negatività. Equilibrio ci vuole, ed è su quello che tutto l’ambiente rossoblù deve iniziare ad allenarsi.

E’ sicuramente vero che il Potenza è molto più forte delle squadre che gli stanno dietro e che, ormai è chiaro e palese, avranno le loro brutte gatte da pelare per salvarsi (e non ci siamo noi), ma è pur vero che adesso dovrà iniziare a dimostrare che è più forte anche di qualcuna di quelle che lo precedono in classifica. Lo scrivevamo qualche mese fa che a questa squadra mancava continuità in un campionato equilibrato (e in una classifica molto corta), e lo si è dimostrato con quattro risultati utili di fila, come non accadeva da tempo. La zona playoff è stata agganciata e la risalita incominciata.

Ma senza illudersi più di tanto, senza pensare che non sia necessario fare un po’ di mercato o che si stia apposto così. Di Schiattarella non si può fare a meno, ma di qualcun altro che pesa sul bilancio assolutamente sì. Oltre a quelle già risapute, potrebbero venire fuori un altro paio di cessioni importanti. E ora soprattutto il ds Varrà deve dimostrare di avere capacità di correggere qualche errore evidente commesso e di riequilibrare (soprattutto economicamente) l’organico per rispettare le consegne avute in estate dal presidente Macchia, facendo in modo che il Potenza possa stabilmente inserirsi nella parte buona della classifica, evitando di arrivarci (in affanno) solo nelle ultime giornate, come accaduto l’anno scorso, quando il mercato di riparazione non portò grandissimi effetti. Augurandoci, però, che il primo vero innesto sia l’allenatore Marchionni, dopo il disastro delle precedenti scelte (da qualsiasi parte siano venute).

PS- Era dal 10 novembre 2018 (1-5 a Rieti) che il Potenza non andava così largo in trasferta. Ed a Brindisi i lucani avevano pareggiato una sola volta nel 1939, poi 18 sconfitte di fila. Dai, dai, che i tabù prima o poi iniziano a cadere.

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E’ sicuramente vero che il Potenza è molto più forte delle squadre che gli stanno dietro e che, ormai è chiaro e palese, avranno le loro brutte gatte da pelare per salvarsi (e non ci siamo noi), ma è pur vero che adesso dovrà iniziare a dimostrare che è più forte anche di qualcuna di quelle che lo precedono in classifica. Lo scrivevamo qualche mese fa che a questa squadra mancava continuità in un campionato equilibrato (e in una classifica molto corta), e lo si è dimostrato con quattro risultati utili di fila, come non accadeva da tempo. La zona playoff è stata agganciata e la risalita incominciata.

Ma senza illudersi più di tanto, senza pensare che non sia necessario fare un po’ di mercato o che si stia apposto così. Di Schiattarella non si può fare a meno, ma di qualcun altro che pesa sul bilancio assolutamente sì. Oltre a quelle già risapute, potrebbero venire fuori un altro paio di cessioni importanti. E ora soprattutto il ds Varrà deve dimostrare di avere capacità di correggere qualche errore evidente commesso e di riequilibrare (soprattutto economicamente) l’organico per rispettare le consegne avute in estate dal presidente Macchia, facendo in modo che il Potenza possa stabilmente inserirsi nella parte buona della classifica, evitando di arrivarci (in affanno) solo nelle ultime giornate, come accaduto l’anno scorso, quando il mercato di riparazione non portò grandissimi effetti. Augurandoci, però, che il primo vero innesto sia l’allenatore Marchionni, dopo il disastro delle precedenti scelte (da qualsiasi parte siano venute).

PS- Era dal 10 novembre 2018 (1-5 a Rieti) che il Potenza non andava così largo in trasferta. Ed a Brindisi i lucani avevano pareggiato una sola volta nel 1939, poi 18 sconfitte di fila. Dai, dai, che i tabù prima o poi iniziano a cadere.

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