sabato 27 Luglio 2024

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DI ROCCO SABATELLA

PEGGIORE PRESTAZIONE STAGIONALE Quella di Torre del Greco è stata, senza tema di smentita, la peggiore prestazione stagionale del Potenza. Ed era quasi scontato che sarebbe arrivata un’altra sconfitta. Il paradosso e ‘stato che dove non era arrivata la Turris a concretizzare le tante occasioni da rete create, compreso un rigore parato da Alastra a D’Auria, ci ha pensato il Potenza ad auto condannarli alla sconfitta con l’autogol, quasi, incredibile di Hristov al secondo dei quattro minuti di recupero. Che ha completato, direi inevitabilmente, una serata molto negativa sotto tutti gli aspetti. Non si può salvare niente perché la prestazione è stata confusa e disorganizzata dall’inizio alla fine. E non c’è stato mai un momento in cui si potesse minimamente pensare che la situazione sul campo potesse cambiare. C’era solo la speranza che la fortuna assistesse il Potenza fino al termine e gli consentisse di arrivare al pareggio. Tutto il Potenza, compreso il tecnico Marchionni, è stato lineare e coerente nel giocare, ma sarebbe più corretto dire nel non giocare, allo stesso modo, ossia molto male, per novantasei minuti complessivi. Nonostante ciò la Turris ci stava mettendo del suo per non vincere, sbagliando occasioni a ripetizione fino al punto che, senza la sfortunata e goffa deviazione nella propria rete di Hristov, la formazione di Menichini aveva in pratica regalato il pareggio a questo Potenza senza capo né coda.

COSA NON E’ ANDATO Normalmente il nostro compito con questa rubrica è quello di analizzare le cose che hanno funzionato e quelle negative. Oggi il compito è molto facile perché non ha funzionato davvero niente del comportamento dei sedici che sono andati in campo e del tecnico Marchionni. In merito ai cambi di modulo di quest’ultimo nel corso della partita che hanno forse più disorientato la squadra che provocare effetti positivi. E quindi ci dobbiamo occupare del futuro di questa stagione. La conseguenza di questa sconfitta è che la situazione di classifica è diventata delicata perché il Potenza, allo stato attuale, ha un margine di soli quattro punti sulla zona play out che comincia proprio con la Turris a quota 28 punti. Il che significa che, da adesso in poi, i rossoblù dovranno guardarsi esclusivamente le spalle e fare al più presto possibile i 10 punti necessari per blindare la salvezza. Che rimane, a meno di clamorosi exploit nelle prossime undici gare di Sbraga e compagni che sarebbe come fare sei al Superenalotto, l’obiettivo massimo che si può raggiungere e su cui ci si deve concentrare da oggi in poi.

DICHIARAZIONI POST GARA Sono da condividere le parole pronunciate ad Alfonso Pecoraro a fine gara da Caturano che senza giri di parole si è addossato insieme ai compagni tutte le colpe dell’oscena prestazione e allo stesso tempo ha lanciato un appello a tutto l’ambiente e soprattutto a se stesso e ai compagni che questo è il momento di ricompattarsi e di reagire per arrivare al primario obiettivo della salvezza. E deve reagire anche Marchionni le cui dichiarazioni finali sono apparse sorprendenti e preoccupanti quando ha detto che non riesce a spiegarsi i motivi di questa prestazione così deludente. E se non lo sa lui che vive a contatto tutti i giorni con la squadra, non si capisce chi dovrebbe spiegare e spiegarsi le cause di questo altalenate percorso del Potenza ?. Oltre al danno della sconfitta, si è aggiunta anche la beffa delle ammonizioni di Saporiti e Sbraga che, diffidati, salteranno per squalifica la gara di domenica prossima con il Giugliano.

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PEGGIORE PRESTAZIONE STAGIONALE Quella di Torre del Greco è stata, senza tema di smentita, la peggiore prestazione stagionale del Potenza. Ed era quasi scontato che sarebbe arrivata un’altra sconfitta. Il paradosso e ‘stato che dove non era arrivata la Turris a concretizzare le tante occasioni da rete create, compreso un rigore parato da Alastra a D’Auria, ci ha pensato il Potenza ad auto condannarli alla sconfitta con l’autogol, quasi, incredibile di Hristov al secondo dei quattro minuti di recupero. Che ha completato, direi inevitabilmente, una serata molto negativa sotto tutti gli aspetti. Non si può salvare niente perché la prestazione è stata confusa e disorganizzata dall’inizio alla fine. E non c’è stato mai un momento in cui si potesse minimamente pensare che la situazione sul campo potesse cambiare. C’era solo la speranza che la fortuna assistesse il Potenza fino al termine e gli consentisse di arrivare al pareggio. Tutto il Potenza, compreso il tecnico Marchionni, è stato lineare e coerente nel giocare, ma sarebbe più corretto dire nel non giocare, allo stesso modo, ossia molto male, per novantasei minuti complessivi. Nonostante ciò la Turris ci stava mettendo del suo per non vincere, sbagliando occasioni a ripetizione fino al punto che, senza la sfortunata e goffa deviazione nella propria rete di Hristov, la formazione di Menichini aveva in pratica regalato il pareggio a questo Potenza senza capo né coda.

COSA NON E’ ANDATO Normalmente il nostro compito con questa rubrica è quello di analizzare le cose che hanno funzionato e quelle negative. Oggi il compito è molto facile perché non ha funzionato davvero niente del comportamento dei sedici che sono andati in campo e del tecnico Marchionni. In merito ai cambi di modulo di quest’ultimo nel corso della partita che hanno forse più disorientato la squadra che provocare effetti positivi. E quindi ci dobbiamo occupare del futuro di questa stagione. La conseguenza di questa sconfitta è che la situazione di classifica è diventata delicata perché il Potenza, allo stato attuale, ha un margine di soli quattro punti sulla zona play out che comincia proprio con la Turris a quota 28 punti. Il che significa che, da adesso in poi, i rossoblù dovranno guardarsi esclusivamente le spalle e fare al più presto possibile i 10 punti necessari per blindare la salvezza. Che rimane, a meno di clamorosi exploit nelle prossime undici gare di Sbraga e compagni che sarebbe come fare sei al Superenalotto, l’obiettivo massimo che si può raggiungere e su cui ci si deve concentrare da oggi in poi.

DICHIARAZIONI POST GARA Sono da condividere le parole pronunciate ad Alfonso Pecoraro a fine gara da Caturano che senza giri di parole si è addossato insieme ai compagni tutte le colpe dell’oscena prestazione e allo stesso tempo ha lanciato un appello a tutto l’ambiente e soprattutto a se stesso e ai compagni che questo è il momento di ricompattarsi e di reagire per arrivare al primario obiettivo della salvezza. E deve reagire anche Marchionni le cui dichiarazioni finali sono apparse sorprendenti e preoccupanti quando ha detto che non riesce a spiegarsi i motivi di questa prestazione così deludente. E se non lo sa lui che vive a contatto tutti i giorni con la squadra, non si capisce chi dovrebbe spiegare e spiegarsi le cause di questo altalenate percorso del Potenza ?. Oltre al danno della sconfitta, si è aggiunta anche la beffa delle ammonizioni di Saporiti e Sbraga che, diffidati, salteranno per squalifica la gara di domenica prossima con il Giugliano.

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COSA NON E’ ANDATO Normalmente il nostro compito con questa rubrica è quello di analizzare le cose che hanno funzionato e quelle negative. Oggi il compito è molto facile perché non ha funzionato davvero niente del comportamento dei sedici che sono andati in campo e del tecnico Marchionni. In merito ai cambi di modulo di quest’ultimo nel corso della partita che hanno forse più disorientato la squadra che provocare effetti positivi. E quindi ci dobbiamo occupare del futuro di questa stagione. La conseguenza di questa sconfitta è che la situazione di classifica è diventata delicata perché il Potenza, allo stato attuale, ha un margine di soli quattro punti sulla zona play out che comincia proprio con la Turris a quota 28 punti. Il che significa che, da adesso in poi, i rossoblù dovranno guardarsi esclusivamente le spalle e fare al più presto possibile i 10 punti necessari per blindare la salvezza. Che rimane, a meno di clamorosi exploit nelle prossime undici gare di Sbraga e compagni che sarebbe come fare sei al Superenalotto, l’obiettivo massimo che si può raggiungere e su cui ci si deve concentrare da oggi in poi.

DICHIARAZIONI POST GARA Sono da condividere le parole pronunciate ad Alfonso Pecoraro a fine gara da Caturano che senza giri di parole si è addossato insieme ai compagni tutte le colpe dell’oscena prestazione e allo stesso tempo ha lanciato un appello a tutto l’ambiente e soprattutto a se stesso e ai compagni che questo è il momento di ricompattarsi e di reagire per arrivare al primario obiettivo della salvezza. E deve reagire anche Marchionni le cui dichiarazioni finali sono apparse sorprendenti e preoccupanti quando ha detto che non riesce a spiegarsi i motivi di questa prestazione così deludente. E se non lo sa lui che vive a contatto tutti i giorni con la squadra, non si capisce chi dovrebbe spiegare e spiegarsi le cause di questo altalenate percorso del Potenza ?. Oltre al danno della sconfitta, si è aggiunta anche la beffa delle ammonizioni di Saporiti e Sbraga che, diffidati, salteranno per squalifica la gara di domenica prossima con il Giugliano.

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